Una gita in montagna di questi tempi apre il cuore e lascia la mente sognare, sole e aria pulita, nessun rumore, assenza di autovetture e di frastuoni.

Una pace mi pervade guardando dall’alto di questo paradiso e i problemi che mi assillano sembrano svanire. Poi arriva il momento del rientro che mi riporta alla triste realtà. I sogni spariscono, arriva il frastuono, la frenesia, i rumori pervadono tutti i miei sensi, odori e veleni riempiono e soffocano i miei polmoni. L’uomo penso sia l’unica specie che popola il pianeta Terra che non sia capace di vivere in equilibrio con le altre specie e il mondo che lo circonda.

Questa incapacità e mancanza di visione la potremmo descrivere con innumerevoli esempi, uno di questi ci coinvolge ogni anno all’arrivo dell’inverno e per mancanza di pioggia e vento nell’aria si accumulano contaminanti dannosi alla salute umana. Polveri sottili, nano particelle, gas tossici e altro ancora che provocano decessi, 90.000 ogni anno, e sono causa di malattie in particolare ai bambini e agli anziani. Soluzioni vere al problema non ce ne sono perchè i nostri politici sono totalmente incapaci di programmare e pianificare strategie per diminuire i contaminanti presenti nell’aria. I loro rimedi non hanno alcuna visione a lungo termine ma si fermano alla chiusura al traffico nelle città o impongono la circolazione delle auto a targhe alterne, viene da pensare che siano veramente dei geni nella programmazione. Potrei capire se gli eventi d’inquinamento atmosferico fossero sporadici, nulla di tutto questo, da decenni si ha lo stesso problema, forse mi chiedo varrebbe la pena prevenire e muoversi per tempo. Per risolvere il problema inquinamento dell’aria non serve vietare parzialmente la circolazione degli autoveicoli, questa è una soluzione cieca, povera, misera che evidenzia l’incapacità di saper gestire e programmare soluzioni vere. Si bloccano le città a causa dell’aumento d’inquinanti che fuoriescono dai tubi di scappamento dei veicoli e dai camini delle abitazioni, quest’ultimi hanno un peso significativo nei periodi invernali in quanto stazionano nelle città accumulandosi sino a superare i valori tabellari. A tale proposito vorrei ricordare che i contaminanti nell’aria sono sempre e comunque pericolosi anche se non superano i valori imposti dalla legge. Che cosa occorrerebbe fare per riduzione o eliminare i contaminanti dall’aria delle nostre città? Occorre dire che vietare la circolazione in città di auto per alcune ore non risolve il problema, si avrebbe una fittizia riduzione delle concentrazioni dei contaminanti, ma niente di più. L’aspetto positivo del blocco del traffico è la restituzione delle strade della città ai pedoni, la contropartita viene dall’illudere la popolazione facendole credere che il rimedio adottato sia utile. Entriamo nel merito dei contaminanti presenti nell’aria, per una vera, efficace e permanete riduzione occorrerebbe da parte dei politici coraggio nel prendere decisioni che devono essere radicali. Tutto dovrebbe partire dal modo di produrre energia. I combustibili fossili quali gas, petrolio e carbone inquinano. Lo possiamo costatare dalle violente manifestazioni del clima in seguito ai cambiamenti climatici. Per le città servirebbero auto elettriche, implementazione del trasporto pubblico, aree pedonali nel centro cittadino, parcheggi esterni al centro abitato, lavaggio sistematico delle strade. Se vogliamo città con aria più salubre, senza polveri e gas dannosi alla salute, se vogliamo ridurre l’effetto serra sul pianeta, dobbiamo iniziare da subito a ridurre drasticamente l’uso dei combustibili fossili.

I nostri politici sono fantastici, non sanno mai che pesci pigliare quando si presenta loro un problema, per far diminuire gli inquinati dell’aria sperano sempre nel Dio della pioggia, ma sono bravissimi quando si tratta di sistemare gli affari personali o quelli degli amici. Il vento aiuta a pulire l’aria delle città, spero che arrivi presto e che porti  via con se gli inquinanti e questa classe politica. Solo allora vedremo un cielo pieno di stelle.

Roberto Cenci 

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