Diserbanti a Varese di Roberto Cenci

La Primavera è arrivata con i suoi colori, ci ha portato profumi e suoni che fanno sognare e gioire il cuore. E’ un piacere andare per boschi e camminare in sentieri lasciando correre i pensieri e la mente, è una vitamina fantastica per la salute di ciascuno di noi. Poi camminando spensierati si arriva ai bordi delle strade e il respiro si ferma, il cuore accelera i battiti e il disagio prende la nostra mente. Come nubi nere arrivate all’improvviso i nostri pensieri da gioiosi diventano cupi e pesanti. Cosa c’è che non va, cosa ci disturba così tanto? Ai bordi delle strade il colore dell’erba è marrone, una striscia di morte che ha bruciato ogni stelo, ha fermato la vita, questo spettacolo si estende a perdita d’occhio. Come mai e cosa è successo al verde smeraldo dell’erba di Primavera, chi ha arrecato questo danno? La risposta è semplice, l’ignoranza e l'indifferrenza di chi ci governa, di coloro che dovrebbero avere a cuore il rispetto dell’Ambiente e la sua tutela. Hanno irrorato i bordi stradali con veleni, con diserbanti che uccidono la vita nella sua totalità, l’erba è morta, sono morti i microorganismi che popolano il terreno sottostante, sono morti piccoli animaletti e lobrichi. Il paesaggio è lunare e silenzioso, una violenza stupida, inutile e gratuita. Il lavoro manca, in particolare per i giovani, perché non fanno sfalciare l’erba dei bordi stradali a giovani o a persone disoccupate, i vantaggi sarebbero duplici, occupazione per chi non ha lavoro e rispetto dell’Ambiente. Ma sarebbe chiedere troppo ai governanti, meglio passare con una botte piena di veleni, irrorare per bene i bordi stradali e devastare l’Ambiente. Ma i lungimiranti non sanno quale danno stanno facendo, i nostri amministratori risolvono il problema dello sfalcio delle erbe con sostanze chimiche di sintesi, sostanze che difficilmente verranno “smontate” dai microorganisi. E quale percorso hanno e quale fine faranno tali veleni? La risposta è semplice, piano piano entreranno nelle falde acquifere, una parte ruscellerà e andrà nei fiumi e poi nei laghi. Quindi con grande probabilità i veleni utilizzati per rinsecchire l’erba ai bordi delle strade li troveremo nelle acque che berremo o che utilizzeremo per cucinare gli alimenti, quest’acqua la berranno le mucche e i veleni li troveremo nel latte e nei formaggi. Sempre la stessa acqua verrà utilizzata per coltivare verdure che poi a tavola mangeremo, servirà per coltivare riso, mais, frumento, erba. Tutto questo andrà a finire poi, piano piano, nel nostro organismo e senza accorgercene ci ammaleremo. La domanda viene spontanea, non sarebbe più intelligente e saggio sfalciare i bordi delle strade, si eliminerebbero tutti i problemi elencati, avremmo meno disoccupati e l’Ambiente sarebbe più felice. Si tutto questo sarebbe vero se nei posti di comando fossero messe persone competenti e non gli amici degli amici. Meditiamo e riflettiamo, l’Ambiente non ha bisogno di noi, noi abbiamo bisogno dell’Ambiente, non violentiamolo ma trattiamolo con intelligenza e  amore.                                                                                                     Roberto Cenci

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